Villaspeciosa, il presepe diffuso è una magnifica idea!
Qualche tempo prima che Papa Francesco invitasse i cattolici a fare il presepe, a Villaspeciosa qualcuno aveva già pensato di farlo. Non quello solito, ma un presepe che coinvolgesse tutto il paese e tutti i passanti nel ripercorrere le tappe della nascita di Cristo.
Abbiamo incontrato Cecilia Matta, l’ideatrice del presepe diffuso, che ci ha raccontato com’è nata l’idea.
Com’è nata l’idea del presepe diffuso?
Dopo una riunione in Comune, per decidere cosa organizzare per il Natale, ho pensato di proporre questo presepe “sparso” per il paese. La proposta è stata accolta e approvata dall’Amministrazione Comunale e, di conseguenza, ho chiesto ad un gruppo di persone di buona volontà di attivarsi affinché l’idea potesse essere realizzata. Si è quindi costituito una sorta di Comitato spontaneo e abbiamo iniziato a lavorare al progetto. Ci siamo auto-finanziati, ma nell’acquisto del materiale occorrente ci ha aiutati una persona particolarmente generosa che però vuole restare anonima.
Ogni scena rappresenta un tassello del presepio, chi ha realizzato le sagome di legno?
I personaggi sono stati disegnati dal giovane Simone Pusceddu e poi sono stati riprodotti su legno. Il Comitato spontaneo è composto, oltre che da me e Simone Pusceddu, da mia sorella Tiziana, mio marito Giorgio Floris, Lucia Orrù, Serena Mostallino, Claudia Sedda, Silvano Melis, Romeo Grudina, Antonello Melis, Ottavio Gallus, Gianni Loddo, la falegnameria Pili e Renato Orrù. Ognuna di queste persone ha contribuito nel modo che le era più consono. C’è chi ha dipinto, chi ha disegnato, chi ha tagliato e lavorato il legno, chi ha trasportato, chi ha posizionato, chi ha fornito supporti in metallo. Tutti, nessuno escluso, hanno donato il loro tempo libero e lo hanno messo a disposizione del progetto.
Le raffigurazioni sono state ideate e posizionate secondo un piano ben preciso?
Sì. Diciamo che i personaggi da rappresentare li ho ideati io e poi li ho condivisi, in primis con mia sorella e poi con Lucia e Serena. Ho anche individuato gli angoli del paese più adatti, valutando la visibilità, l’abitabilità e l’accoglienza. Infatti il mio intento era quello di dare risalto a ogni personaggio collocandolo laddove sarebbe stato accolto, visto, custodito, capito, rispettato e apprezzato. Sono stati realizzati 13 personaggi, la Natività, il bue e l’asinello, 5 pecore, 4 galline, 5 pulcini, 6 oche, 4 renne, 2 Babbo Natale e 2 pupazzi di neve.
Come ha reagito il paese?
Ci ha sostenuti con i complimenti e con la disponibilità ad accogliere alcune rappresentazioni in suolo privato. Inoltre ho avuto il piacere di ascoltare la descrizione corretta da parte di alcuni bambini e ragazzi mentre osservavano le singole scene. Per me è stata una grande soddisfazione.
Quanto tempo resterà esposto il presepio?
Fino all’Epifania, poi si vedrà se durante il nuovo anno si avrà voglia di proseguire ampliandolo e arricchendolo con la partecipazione dei bambini. Immagino un coinvolgimento dei più piccoli attraverso delle recitazioni, ma per ora è solo un’idea o un sogno. Ma io ho sempre creduto nei sogni e ho sempre fatto in modo che anche gli altri ci credessero, soprattutto i miei figli. Infatti qualche sogno sono riuscita a realizzarlo.
Qual è l’obiettivo che il Comitato spontaneo si è prefisso dopo la realizzazione del presepio?
Ci piacerebbe che il presepe da noi realizzato venisse soprattutto rispettato, conservato, ammirato per ciò che rappresenta. Non è possibile maltrattare o violare una sola sagoma, se si pensa al messaggio che ognuna di esse ci comunica.
Infine, se posso, vorrei ringraziare l’Amministrazione Comunale per la disponibilità dimostrata, ma anche la signora Anna Farci, Andrea Mostallino e la famiglia Mallei che hanno accettato di ospitare nei loro spazi privati alcune parti del presepio. Ringrazio anche tutta la mia famiglia per avermi supportata fin dall’inizio in questo progetto, a me tanto caro.
Ringraziamo Cecilia per la sua disponibilità a raccontare ai nostri lettori la storia del presepe diffuso, riteniamo che questa iniziativa sia davvero meritevole perché il messaggio di pace che proviene dal presepio, stavolta si è concretizzato anche a Villaspeciosa, che sembra aver ritrovato armonia e unità davanti a Gesù Bambino.
Giuliana Mallei