Villaspeciosa in festa per il rientro del simulacro di San Platano

 


Dopo un anno e mezzo di “cure” la statua di San Platano è rientrata a Villaspeciosa con il suo luminosissimo aspetto originale

 

di Giuliana Mallei

 

Lo scorso 17 giugno Villaspeciosa ha potuto “riabbracciare” il simulacro restaurato di San Platano. L’amata statua è stata sottoposta ad un minuzioso lavoro di recupero conservativo, al termine del quale, gli speciosesi sono rimasti piacevolmente sbalorditi per la bellezza che è riemersa, dopo lunghi secoli. Con l’aiuto del parroco, don Marco Puddu, possiamo ora rivelare questa bellissima storia.

Don Marco, potrebbe raccontare ai nostri lettori le tappe di questo affascinate risanamento?

Certamente. Qualche anno fa mi sono accorto che il San Platano presentava una crepa verticale nella parte posteriore, ho ritenuto doveroso far esaminare il simulacro a degli esperti restauratori. Mi sono quindi rivolto a Tito ed Elisa Asuni di Sinnai, accreditati presso la Soprintendenza ai Beni Culturali.

Cosa è emerso dal primo esame?

Purtroppo la crepa non era unica, ma erano ben due parallele e il simulacro stava rischiando di finire in frantumi, probabilmente tra non molto tempo.

L’intervento ha richiesto un lungo periodo di lavoro.

Infatti, ma ne è valsa la pena. Il simulacro, alto un metro e 20 centimetri,  è stato prelevato nel dicembre del 2022 ed è rientrato quest’anno a giugno, un anno e mezzo di minuzioso e certosino lavoro. Le crepe sono state risanate e, successivamente, si è proceduto alla ripulitura dei vari strati di colore sovrapposti. Pensa che hanno sfogliato a mano, delicatamente, ogni singolo strato di pittura, fino a trovare lo strato originale.

Gli esperti hanno potuto datare l’opera?

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Potete leggere l’articolo integrale sul prossimo numero cartaceo di Vulcano, in imminente uscita


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